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NIPT

TEST PRENATALI NON INVASIVI

Da molti anni si cerca di ovviare alle problematiche correlate all’esecuzione dei Test Invasivi di Diagnosi Prenatale (Prelievo di Villi Coriali e Amniocentesi) con l’introduzione di metodiche di indagine non invasive che possano essere effettuate con modalità automatizzata.

Dopo un lungo periodo di ricerche infruttuose mirate allo studio delle cellule fetali nel sangue materno, l’attenzione dei ricercatori si è spostata verso l’analisi di frammenti di DNA fetale libero circolante nel sangue materno.

Il DNA è la molecola alla base di tutte le informazioni genetiche che determinano le caratteristiche e le funzioni, e quindi anche le anomalie, di un organismo biologico e sono la parte costitutiva dei cromosomi.

L’analisi del DNA consente lo studio dei geni e dei cromosomi e, conseguentemente, delle malattie correlate alle loro alterazioni.

Nel 2003 è stato concluso l’ambizioso progetto GENOMA che ha portato alla mappatura di una gran quantità di geni umani (circa 25000 sui 100000 ipotizzati).

Questi studi hanno aperto un vastissimo orizzonte nell’ambito della biologia molecolare , sia sul versante diagnostico che su quello terapeutico.

Il cammino da percorrere è ancora lungo e problematico, ma gli avanzamenti nel campo sono velocissimi.

I villi coriali, componenti costitutivi della placenta, liberano nel circolo ematico materno piccoli frammenti di DNA delle loro cellule che hanno origine comune con il feto.

Un prelievo di sangue della madre effettuato dopo la 10° settimana di gestazione consente di estrarre e di analizzare il DNA libero fetale in esso circolante.

I processi di estrazione, amplificazione e analisi del campione sono automatizzati tramite apparecchiature molto sofisticate in grado di fornire risultati altamente attendibili grazie a complesse elaborazioni statistiche.

Va rilevato però che il dato ottenuto, anche se molto accurato, rappresenta una previsione e di conseguenza un risultato patologico ottenuto con questa metodica richiede sempre la conferma con un test invasivo (prelievo di villi coriali, amniocentesi).

Proprio per la sua natura di analisi statistica, il risultato è inoltre tanto più veritiero quanto più frequente è la patologia indagata.

Ad oggi, nonostante l’ampia gamma di offerta diagnostica offerta dal mercato, l’analisi dei frammenti di DNA fetale circolante nel sangue materno è validata per la trisomia 21 (sindrome di Down 1/700 nati), la trisomia 18 (sindrome di Edwards 1/5000 nati), la trisomia 13 (sindrome di Patau 1/10000 nati).

Con attendibilità un po’ più bassa possono essere indagati anche i cosiddetti cromosomi sessuali X e Y per l’identificazione del sesso del feto.

Anche i cromosomi sessuali possono presentare anomalie nel loro numero (femmine con un solo X o con tre X- maschi con due XX e un Y o un X e due YY, le più frequenti).

Queste alterazioni cromosomiche possono essere rilevate dall’esame, ma dal momento che generalmente non comportano gravi conseguenze ma manifestazioni molto sfumate inquadrabili

nell’abito della variabilità biologica, la loro identificazione è spesso causa di percorsi decisionali sofferti da parte dei futuri genitori .

Merita un ultimo cenno la possibilità di indagine di alcune microdelezioni.

Si tratta di situazioni in cui un cromosoma ha perso una porzione piccolissima della sua struttura: le tecniche usuali di citogenetica non sono in grado di rilevare queste anomalie se non facendo ricorso a metodologie specifiche (FISH, CGH Array) utilizzate solo a fronte di un sospetto.

La perdita della piccola porzione cromosomica comporta anche la perdita dei geni in essa contenuti e ciò si traduce in manifestazioni patologiche a volte molto gravi.

Le microdelezioni possono essere difficilmente sospettate nel corso degli accertamenti con cui la gravidanza viene normalmente monitorata (comprese l’analisi dei villi coriali e l’amniocentesi) e il loro riconoscimento avviene comunemente solo in età adolescenziale.

Le microdelezioni, con l’eccezione di quella che interessa la regione q del cromosoma 22 (1/2000 nati, quindi non così eccezionale ), sono eventi molto rari ma possono essere causa di gravi conseguenze.

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